COACHING ON THE JOB #2
- Servizi • February 23, 2021
Qualche settimana fa abbiamo iniziato a conoscere meglio il Coaching on the Job, e come il suo ruolo in un’azienda sia fondamentale per la crescita personale e professionale dei suoi dipendenti.
Il Coaching on the Job influisce in maniera decisiva sulla motivazione del personale: prestare attenzione ai propri dipendenti li porta ad acquisire una ritrovata fiducia, spingendoli a trarre le proprie conclusioni e a progredire nell’affrontare i problemi di propria iniziativa.
Le persone che sono abituate ad interagire con un manager che si interessa attivamente a ciò che stanno facendo, saranno più disposte a sollevare preoccupazioni in una fase iniziale e si sentiranno più a loro agio nel chiedere aiuto. Questo si rivela un dettaglio fondamentale per un’azienda che riesce in questo modo ad individuare subito delle aree su cui lavorare prima che il problema diventi più difficile da gestire.
Come mettere in atto un Coaching on the Job efficace? Vi sono svariati metodi, ma di base, è sempre partire seguendo il modello GROW, reso popolare nell’industria del coaching da Sir John Whitmore nel suo libro del 1992 Coaching for Performance: GROWing Human Potential and Purpose.
L’acronimo di Whitmore sta per:
Goals (Obiettivi che si vogliono raggiungere)
Reality, or current reality (La situazione attuale)
Options (Le possibilità che si possono seguire)
Way forward, or what you will do (Come si può procedere)
Per essere un Coach efficace, è utile seguire delle semplici regole:
Essere presenti. Quando qualcuno viene alla tua porta per chiedere aiuto, decidi se puoi lasciare tutto e concentrarti completamente su quella persona. Se sei impegnato, stabilisci un momento in cui puoi prestare alla persona la tua piena attenzione.
Ascolta attivamente. Cerca di comprendere davvero ciò che la persona sta dicendo. Consenti alla persona di parlare appieno prima di saltare o prima di trarre una conclusione su ciò che sta per dire o su cosa significa.
Chiedi il permesso. Fai sapere al dipendente che hai capito ciò che ti sta comunicando. Solo dopo, puoi chiedergli: “Saresti disposto a fare del coaching?” o “Sei pronto a risolvere questo problema?” Se dice di no, non insistere.
Informati attivamente. Poni domande aperte come “Cosa vuoi fare?” o “In che modo ti influisce?” Aiuta la persona ad esplorare il problema.
Crea un piano d’azione. Invita il dipendente a scrivere i passaggi specifici che deve eseguire per ottenere il risultato desiderato.
Il coaching dovrebbe essere affrontato come qualsiasi altro obiettivo strategico per l’azienda: il successo richiede impegno da parte dell’organizzazione e della persona che viene istruita, un piano per ottenere risultati, Coach qualificati e una valutazione di follow-up. Oggi è possibile ottenere formazione nel campo del coaching, e noi di QuarryUp offriamo questo servizio ai nostri clienti: non esitate a contattarci per una consulenza su misura.
QuarryUp è a vostra disposizione per supportarvi nello sviluppo del vostro coaching on the job, per la vostra azienda e per i vostri dipendenti. Vi aiuteremo a definire al meglio gli obiettivi giusti per voi e come raggiungerli insieme al vostro team. Per maggiori informazioni e qualsiasi altro dettaglio, non esitate a contattarci.